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domenica 17 luglio 2011

Il rilievo tattile della Madonna di Guadalupe. Un'immagine da toccare


rilievo tattile, il volto
volto della Vergine
Sulla controfacciata del grande santuario mariano di Città del Messico, accanto ai confessionali, è posta un'immagine a rilievo della Madonna di Guadalupe. Accanto all'immagine una descrizione in braille per guidare il non vedente nell'esplorazione del celebre dipinto.

Ho presentato a Città del Messico, presso il Museo san Carlos, il progetto "Integrazione delle disabilità attraverso la Cultura". Ho mostrato in quell'occasione un rilievo tattile che accompagnava la celebre "Madonna della Pera" di Paolo Veneziano. Il Sig. Giorgio Pulido, presidente dei ciechi del Messico, dopo aver apprezzato il rilievo ha espresso il desiderio di poter toccare la "mia" Madonna di Guadalupe.

È iniziata così anche la mia personale esplorazione della Madonna di Guadalupe tra esigenze della storia dell'arte, dell'iconografia e della devozione di un intero popolo preminente e significativa su ogni altro aspetto culturale.

Il rilievo tattile dell'immagine della Madonna di Guadalupe è stato realizzato al computer partendo da una scansione dell'immagine fotografica del dipinto. Il computer ha elaborato un primo schema distinguendo i vari livelli (dopo che l'operatore ha dato indicazioni sul livello di fondo e quello di primo piano) e lavorandoli separatamente. L'operatore è intervenuto per correggere eventuali errori di livello (ad esempio stabilire che il mantello è più avanti della veste e così via) e il programma ha elaborato l'immagine garantendo l'esattezza delle proporzioni e del posizionamento dei decori. Elementi del tutto rilevanti in un'immagine altamente simbolica ove la posizione di un fiore o delle stelle del manto assumono particolari valenze.

Chi toccherà il rilievo, oltre a percepire il profilo e la posizione della Vergine potrà anche cogliere il messaggio mariano affidato non solo al volto e alle mani, ma ai tanti decori sulla veste, oggetto di specifici studi.

Quest'opera consentirà al non vedente di memorizzare il profilo e la posizione dell'immagine. Superata questa prima lettura, sarà poi possibile trovare quei simboli che fanno dell'opera un autentico manifesto della religiosità cristiana. Questo secondo livello di conoscenza non è destinato ai soli non vedenti. Tutti potranno meglio vedere e toccare il messaggio teologico che l'immagine custodisce e che più volte è stato reso accessibile dalla stessa Basilica di Guadalupe attraverso internet e le lunghe didascalie che fiancheggiano delle immagini a stampa della Madonna.
Adesso quei segni sono ulteriormente elaborati dal rilievo tattile e, tra i tanti, vorrei evidenziarne almeno due.

L'ovale al collo della Vergine, una pietra che porta incisa una croce. Un ovale identico a quello di giada delle statue degli Dei portavano sul petto, simbolo della loro stessa vita, circoscritto da una linea nera con in mezzo una croce nera. La croce diventerà un elemento di unione tra le due culture. Quella che per gli ispanici poteva essere solo una spilla inusuale al collo della Madonna, per gli indigeni era un segno di riconoscimento immediato della loro divinità che si era infine rivelata.

Altrettanto interessante il fiore a quattro petali posto sul grembo della Vergine. Per le culture indigene questo fiore all'altezza del ventre ha vari significati ed è anche la dimora di Dio (Padre e Madre) a significare, probabilmente, che la Vergine portava dentro di sé la nascita di Cristo.

Dato il particolare valore simbolico di questo fiore, sul rilievo è stato evidenziato da un diverso spessore in modo da renderlo facilmente riconoscibile al tatto.

Sulla veste sono stai riportati tutti i fiori badando alla loro posizione, identica all'originale, così come le stelle del mantello. Nei fiori, nell'armonia del creato, gli indigeni avevano modo di accostarsi al loro Dio, inconoscibile, ma in qualche modo potevano sentire attraverso i fiori e il canto.

Al di là di ogni simbologia e significati nascosti, mi auguro che il rilievo tattile che oggi è posto all'interno del santuario mariano più visitato al mondo possa rappresentare un momento di conoscenza per tutti i cristiani che si recano al Santuario e non solo per i non vedenti.

Spero di essere riuscito a tradurre nel rilievo la cordiale umana bellezza di questa giovane donna che ha parlato ad un uomo, ma che sembra soprattutto in ascolto di ogni persona.



www.noteartistiche.it/guadalupe/

mercoledì 13 luglio 2011

Museo Arcivescovile di Ravenna

Una sede di assoluto prestigio architettonico. Nel percorso espositivo è compresa l'antica cappella dei vescovi di Ravenna (494 - 519) con i suoi rilevanti mosaici del VI secolo. Allo stesso secolo appartiene l'altro indiscusso capolavoro del Museo Arcivescovile: la Cattedra eburnea del vescovo Massimiano. Si tratta del più prezioso monumento d'intaglio in avorio del mondo antico che è custodito all'interno di una teca climatizzata. Oggetto preziosissimo e altrettanto delicato probabilmente è l'opera che identifica il Museo.
L'odierno percorso museale punta su una riscoperta dei valori cristiani - che qui davvero arrivano alle radici della moderna Europa - a cominciare dai pannelli introduttivi.
Al primo piano del museo - nelle cui sale sono ospitate oreficerie, dipinti, arredi sacri e i mosaici provenienti dall'antica Cattedrale - il percorso di visita è introdotto da pannelli che provano a suggerire la via maestra che vuole guidare il visitatore: la riscoperta dei valori cristiani  celati in ognuno dei manufatti presenti nelle sale.

Il museo presenta un  percorso che punta all'Integrazione delle disabilità attraverso la Cultura. Un ambizioso e innovativo progetto culturale che si propone l'accessibilità della Cultura superando quelle barriere, soprattutto comportamentali, che di fatto impediscono l'accesso in un museo ad una persona priva di vista o dell'udito e, più banalmente, alle tante persone con le quali lo studioso, il titolare di un museo, non riesce a intavolare un proficuo scambio culturale.

Ogni pannello di sala è sovrascritto anche in braille. Dunque è "tri-lingue": Italiano, Inglese e Braille. Completa questo percorso un rilevo tattile della Madonna Orante, celebre mosaico del 1112, proveniente dall'Antica Cattedrale. Il rilievo consentirà di percorrere con il tatto i volumi dell'opera e la postura della Vergine. Un pannello "tri-lingue" aiuta il non vedente a percorrere i volumi dell'opera. Accanto al rilievo un frammento di mosaico per consentire a tutti di percepire anche la "materia" con cui è realizzata l'opera.


http://www.noteartistiche.it/ravenna_museo.html

disabilità e cultura


Presso la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna è stato costituito un gruppo di lavoro con l'obiettivo di provare a immaginare una possibile "Integrazione delle disabilità attraverso la Cultura".  La Cultura intesa quale terapia per chi può usufruire del bello e ne resta estraneo semplicemente perché non sono stati attivati dei progetti di integrazione che consentano ad un non udente, un non vedente, una persona in carrozzella, un anziano poco istruito di percorrere gli stessi spazi espositivi comunemente frequentati  da una così detta persona "normale".

Dal suo costituirsi, nell'anno 2010 sono stati realizzati alcuni interessanti eventi e altri sono in cantiere. Citiamo a Bologna, presso l'Oratorio di Santa Cecilia, in San Giacomo Maggiore, un percorso tattile che consente la lettura delle dieci scene rappresentate anche attraverso un rilievo bidimensionale delle opere e una descrizione in nero e braille.

Su uno stesso foglio il testo scritto in nero è sovrascritto anche in braille. La doppia lettura su uno stesso foglio intende sottolineare  che il percorso è stato pensato per tutti i visitatori senza escludere i non vedenti, ma senza destinarlo esclusivamente ad essi.